Gli oltre 1600 ettari dello Zingaro si estendono in uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia, nel braccio di terra che, inoltrandosi nel Tirreno meridionale, chiude ad ovest il Golfo di Castellammare. Prima riserva naturale istituita in Sicilia, si sviluppa lungo la costa per oltre sette chilometri, in uno dei pochi lembi di terra ancora integri in tutta l'Isola. Sono montagne che si innalzano dal mare, percorse da sentieri che portano a scoprire scorci di paesaggi di bellezza incomparabile, in cui la luce particolare fa riverberare i colori delle rocce e della vegetazione contrapponendoli alle diverse tonalità di bleu-mare del sottocosta. Strapiombi inaccessibili ricchi della tipica vegetazione che va sotto il nome di macchia mediterranea danno rifugio a Falchi, Poiane, Gheppi, Rondoni e Corvi Imperiali.
Anche la flora la fa da padrona, nell'insieme la Riserva ospita circa 600 specie di piante vascolari oltre un centinaio di macromiceti, briofite, felci e licheni in pieno rigoglio all'inizio della primavera.
La pianta più diffusa è la Palma Nana, che qui raggiunge dimensioni notevoli: oltre all'Ampelodesma ("Disara" in siciliano). Un aspetto a se costituiscono le depressioni a valle di Monte Acci (la zona dei gorghi tondi, dove la vegetazione, costituita per la maggior parte da giunchi e carici, crea un ambiente ideale per il Discoglosso - piccolo anfibio esclusivo della Sicilia molto simile alla rana - ed il Granchio di fiume). Interessanti sono le pendici settentrionali di Monte Passo di Lupo, dove si trova una parete ricoperta da una pianta di Edera plurisecolare ed alcuni frammenti di un bosco di Leccio e di una sughereta superstite di una foresta anticamente estesa su una vasta area dello Zingaro Alto.
Nella riserva nidificano oltre 40 specie di uccelli, (altre vi svernano o vi sostano durante le migrazioni); infatti gli ambienti rocciosi, la macchia arbustiva e le gariga che caratterizzano il territorio, sono l'ambiente ideale per specie ormai in diminuzione. Qui la regina è L'Aquila del Bonelli (vanto della Riserva) che si riproduce regolarmente deponendo uno o due uova, il velocissimo falco pellegrino, la coturnice di Sicilia che riesce qui a mantenere popolazioni stabili, la poiana dalle grandi ali caffelatte, il gheppio piccolo falco dal colore castano bruno, il barbaqgianni, l'allocco, la civetta chiudono il panorama dei rapaci. Ma la fauna non si limita ai soli rapaci si può incontrare anche lo Scricciolo, l'Occhiocotto, il Passero Solitario, l'Usignolo, lo Zigolo e il Saltimpalo.
A rappresentare la fauna terrestre della riserva troviamo la Volpe, la Donnola, il Coniglio Selvatico, ed alcuni rettili come la Vipera, il Saettone, il Biacco e la Lucertola Siciliana. E' frequente anche l'Istrice la cui presenza è testimoniata dagli aculei che si possono trovare lungo i sentieri meno frequentati La presenza dei predatori svolge una funzione equilibratrice tenendo sotto controllo l'incremento delle popolazioni delle specie che vivono nella riserva, specialmente del coniglio e dei serpenti. Il paesaggio sottomarino è un susseguirsi ininterrotto di colori e forme. Nelle pareti rocciose ricoperte da alghe, anemoni e madrepore, nuotano i piccoli pesci dalle livree coloratissime tipici delle rocce del sottocosta. In profondità, dove sono più frequenti le spugne, è possibile trovare alcune isolate colonie di corallo rosso, mentre nuvole di gamberetti simili a schegge di cristallo si librano all'ingresso delle numerose grotte sottomarine.
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